• Ultima modifica dell'articolo:9 Settembre 2025
  • Categoria dell'articolo:Internet
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Intervista che ho rilasciato alla testata HTML.it di Massimiliano Valente a luglio del 2000. In cui, sulla scia del successo dei video su Barzellette.it, prevedevo quello che nel 2006 sarebbe diventato YouTube.

Qual è stata la prima volta in cui hai sentito parlare di Internet?

Agli inizi degli anni ’90. Credo fosse il ’92 o ’93 e mi trovavo a visitare un laboratorio di fisica all’Università di Roma dove dei giovani ricercatori, già allora, stavano scaricando delle foto di pin-ups.

Ricordi la data del tuo primo collegamento alla Rete? Quanti anni avevi?

Si, con precisione è stato a Febbraio del 1995. Collegamento stabilito per questioni sentimentali visto che la mia fidanzata dell’epoca era americana ed avendo un account presso la sua università, ci potevamo scrivere via e-mail quando eravamo lontani.

Qual è stato il primo sito che hai visitato in assoluto?

Il Web, così come lo conosciamo oggi era ancora poco diffuso e si “navigava” utilizzando strumenti testuali come il Gopher che tanto mi ricorda l’attuale protocollo WAP sui telefonini. Comunque, devo confessarlo, il primo sito web che ho visitato qualche mese dopo fu Playboy.com! Ho un debole per i conigli… Cominciai la navigazione alle 11 di sera e finii, senza accorgermene, alle 5 del mattino, con un sito che parlava del meteo in Australia!

Com’è cambiato al giorno d’oggi il tuo rapporto con Internet?

Moltissimo. Da strumento di comunicazione è diventato per me un lavoro e, soprattutto mi permette di rimanere in contatto con amici che altrimenti
avrei perso sicuramente di vista.

Per quanto tempo sei collegato al giorno?

Sicuramente piu’ di cinque/sei ore al giorno…

Ti diverti ancora su Internet o lo fai soltanto per lavoro?

Ancora riesco a divertirmi. Anche se navigo “casualmente” molto meno di prima. Se vado sul web, lo faccio indirizzandomi a siti ben precisi.

Due parole sul tuo lavoro: come è nato l’interesse verso le barzellette e l’umorismo?

Non è che nasce da un momento all’altro. Mi sono sempre piaciute e sono sempre stato abbastanza bravo a raccontarle. Mi riesce facile far ridere il prossimo e questo credo che sia un dono con il quale si nasce. Si può affinare con l’età e l’esperienza, ma è una dote innata. Esattamente come un velocista nasce veloce e migliora con l’allenamento costante.

Eri già un appassionato oppure ci sei arrivato grazie ad Internet?

Beh, diversi anni prima di approdare su Internet avevo già pubblicato alcuni libri di barzellette. Internet ha solo trasformato il mio modo di renderle
disponibili al pubblico.

Quando hai iniziato, e con quale investimento economico?

Ho iniziato nel 1997 e con un investimento decisamente ridicolo. Solamente i normali costi per l’acquisto di apparecchiature informatiche e per la connessione ad Internet. Il nostro è un sito nato per gioco, con nessuna intenzione di farlo diventare un lavoro. Ma le prospettive in tre anni si sono stravolte.

Si tratta attualmente della tua occupazione principale?

Sì.

Qual è la maggiore soddisfazione ottenuta grazie a questo lavoro?

Il riconoscimento da parte dei miei lettori. Basta anche un solo utente che mi scriva “Grazie di esistere” (ed è più di uno) per darmi una fortissima carica ed una spinta a fare sempre meglio!

Cosa prevedi per il futuro della Rete? E per il tuo?

Internet è, secondo me, la più grossa rivoluzione dell’ultimo millennio, se non di sempre. Ed alla velocità con cui si muove è difficile fare previsioni affidabili per periodi più lunghi di 5 o 7 anni. Sicuramente a medio termine ci sarà una trasformazione dei contenuti e dei servizi tesi verso lo sfruttamento della banda larga, con l’introduzione di filmati on demand ed il proliferare di tante piccole “televisioni” private.
Per il mio futuro prevedo di continuare a lavorare sempre nel mondo di Internet con la stessa passione e con lo stesso eccitamento di quando ho fatto il primo collegamento.

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